Oggi su “A qualcuno piace curioso” scopriremo uno scorcio dell’assassinio di Lorenzino De’ Medici, come si vestivano i fruttivendoli Veronesi per distinguersi nel mercato di Rialto e molto altro!
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Curiosità di oggi:
31 agosto 1337
Il castello di #mestre viene ceduto a Venezia dagli Imperiali a seguito degli accordi presi in occasione della lega contro gli Scaligeri di Verona.
4 febbraio 1270
Viene pubblicato il “capitolare” o mariegola dei fioleri, ossia i fabbricanti di fiale di vetro.
24 febbraio 1548
Sulla porta della chiesa di San Polo, dalla quale usciva dopo aver ascoltato la messa domenicale, viene assassinato Lorenzino De’ Medici. Nella città lagunare, covo di spie medicee ed imperiali, Lorenzino era molto più esposto che in Francia e i tentativi per ucciderlo e vendicare la morte del duca Alessandro si moltiplicarono. La situazione si complicò ulteriormente quando, tra la fine del 1547 e l’inizio del 1548, quasi tutti i fiorentini lasciarono Venezia e si spostarono in Francia e Lorenzino rimase isolato. Costui abitava a San Giobbe e si era trasferito successivamente a San Polo per stare più vicino a Elena Barozzi, moglie del Patrizio Antonio Zantani che amava perdutamente di un amore non ricambiato.
2 marzo 1430
Si decreta che le donne non possono usare zoccoli alti più di 10 cm derivanti dalla necessità di non infangarsi nelle strade non ancora selciate. La moda degli zoccoli era divenuta una vera mania. le signore facevano a gara nell’usarli sempre più alti, tanto che spesso erano costrette a farsi sorreggere dai cavalieri serventi anche per fare pochi passi.
16 maggio 1664
Dal senato viene soppresso l’obbligo per i fruttivendoli veronesi di portare un cappello di colore turchino mentre esercitano al mercato di Rialto questo per distinguerli dai fruttariolidi di San Nicolò che godevano di privilegi speciali mal visti dai colleghi scaligeri.
23 febbraio 1474
Un decreto proibisce le tradizionali cacce ai tori ed ai porci in piazza San Marco, consuete in occasione della festa del Giovedì Grasso durante il carnevale.
7 marzo 1814
Al caffè Florian il generale francese Daurier legge il bollettino delle vittorie riportate da Napoleone. Le argute interruzioni, le battute di spirito e le allegre risate dei presenti provocano un decreto di chiusura del locale con la motivazione: “per gli imprudenti commenti fatti nel caffè Florian alle vittorie del nostro sovrano”.
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