Il Gruppo Remiero Rivierasco ha organizzato un’istruttiva visita al Museo del Manicomio di San Servolo.
La visita è iniziata con una tappa alla Giudecca dove abbiamo recuperato le Caorline prenotate appositamente per la giornata.
La vogata verso il museo
Successivamente, abbiamo effettuato una vogata e attraccato al pontile di fronte all’entrata del museo, in attesa del nostro turno di visita.
La visita al museo
Entrati al museo, la nostra guida ci ha illustrato tutti i segreti delle isole più remote e isolate della Laguna, esse infatti ospitavano gli edifici in cui venivano ricoverate le persone che si vergognavano ad esternare la loro patologia, come ad esempio i pazzi, ricoverati appunto a San Servolo, chi era affetto da malattie infettive, curate nell’isola abbandonata di Santa Maria della Grazia, coloro che soffrivano di malattie polmonari, ecc…
Durante il tour del museo, ci sono state illustrate le tecniche per “contenere” i comportamenti dei malati, la farmacia del manicomio con i vari olii e unguenti utilizzati per la cura (compresa la tecnica di preparazione della Panacea, il farmaco definitivo) e i vari macchinari e utensili utilizzati dai medici dell’epoca per tentare di guarire i propri pazienti.
Dopo la visita…
Dopo aver terminato il tour del museo ci siamo riuniti per il pranzo e, dopo aver lasciato l’isola di San Servolo, abbiamo proseguito la nostra vogata fino a oltre il ponte di Rialto.
E’ sempre bello riscoprire Venezia dal punto di vista dei veneziani, vogando nel canale più famoso al mondo anche se è a volte impegnativo attraversare punti come il bacino di San Marco, sempre vessato dal moto ondoso che ormai caratterizza l’era moderna.
Il rientro
Dopo una breve pausa al mercato del pesce, abbiamo ripreso la strada verso casa attraverso gli stretti canali di Venezia, terminando così questa splendida giornata nella nostra meravigliosa città.